La storia

Vietato calpestare i sogni” era la filosofia di un giovane uomo che, assieme alla moglie, si apprestava ad attraversare la vita… e dar vita ad altre vite…

Così inizia la storia della LDB inizia quando un giovane uomo il Dottor Giovanni Tironi, assieme alla moglie Rita Terzi, decidono di dar vita a un sogno: una famiglia e un lavoro in comune.

1933

logo_vecchioSiamo nel 1933, a Seriate in provincia di Bergamo, dove vengono installate le prime bassine per avviare la produzione di confetti.
A quell’epoca la produzione di confetti era limitata ai tradizionali confetti alla mandorla. I più prestigiosi erano e rimangono quelli con “Mandorla Avola”.
Da subito la LDB si distingue per una produzione di qualità elevata, affermandosi in breve tempo su tutto il mercato nazionale.

Molte cose sono cambiate da quel lontano e pionieristico anno.

1969

L’azienda si trasferisce ad Albano Sant’Alessandro, in un insediamento produttivo più ampio.

Da un’idea della LDB, nascono i confetti ricorrenze.
Una linea di confetti colorati dedicati esclusivamente agli anniversari di matrimonio, i cui colori richiamano l’onomastica degli anniversari stessi.

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1982-1983

Ancora una volta la LDB si qualifica come una delle aziende più dinamiche e prestigiose del settore. La “Locandina Ricorrenze” ideata dalla LDB compare in tutti i negozi d’Italia. E ben presto l’idea dei Confetti Ricorrenze viene adottata anche dagli altri confettifici, che mutuano dalla LDB sia i colori dei confetti che l’ufficializzazione dei nomi degli anniversari.

Tratto dall’articolo dell’epoca:
“La Locandina Ricorrenze e i Confetti Ricorrenze appaiono in tutti i negozi d’Italia”

“Dottor Stefano Tironi come è nata l’idea dei Confetti Ricorrenze?”

“Indagando costantemente alla ricerca di nuove tendenze verso una crescente soddisfazione dei nostri consumatori, abbiamo recentemente puntato l’obiettivo sulla tendenza di festeggiare oltre al 25° e al 50° anche altri anniversari di matrimonio. Da una ricerca a livello nazionale, abbiamo scoperto che esiste un onomastica degli anniversari di matrimonio, con alcune variazioni da regione a regione. Abbiamo raccolto e messo a confronto tutti i dati relativi alle varie onomastiche, e stilato un documento ufficiale nel quale abbiamo inserito i nomi più ricorrenti, in modo da uniformare a livello nazionale le varie onomastiche, dopo di ché abbiamo creato una linea di confetti colorati i cui colori aderissero al nome dell’anniversario ed è così che è nata la Locandina Ricorrenze. In collaborazione con la rivista ufficiale delle Feder Bomboniere, “La Bomboniera Italiana” abbiamo divulgato l’iniziativa. Oggi la cosa che ci rende più orgogliosi è che in quasi tutti i negozi di bomboniere italiani, anche quelli che non sono nostri clienti, è appesa la nostra Locandina Ricorrenze. E che tutti i confettifici italiani hanno iniziato a produrre questi confetti adottando la nostra onomastica e i nostri colori.”

Dammeli! …e con questi confetti riempirò di felicità il mondo

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1990

Nel 1990 il capannone pur mantenendo la stessa sede viene notevolmente ampliato raggiungendo l’attuale superficie di 1.950 metri quadri coperti.

I reparti dedicati alla confettatura diventano due: nel primo viene mantenuta una batteria di venti bassine tradizionali che tutt’oggi rimangono le uniche adatte ad alcune lavorazioni dove, per ottenere un prodotto d’eccellenza, l’intervento umano con la sua maestria artigianale non può essere sostituito dalla macchina; nel secondo vengono introdotte le più moderne pellegrini completamente automatizzate, utilizzate per quei prodotti e fasi di lavorazione che non necessitando dell’intervento umano possono essere affidati alle macchine senza penalizzare la qualità, ma anzi riducendo i costi e aumentando la produttività rendono assolutamente competitivo il prodotto.

Viene poi aggiunto un reparto interamente dedicato alla lavorazione del cioccolato che nel frattempo ha preso notevolmente piede e che diventerà uno dei cardini su cui si fonderà il futuro dell’azienda. Accanto a questo nuovo reparto di produzione viene ampliato negli spazi e aggiornato nella strumentazione il laboratorio interno d’analisi, che oltre alle analisi di routine per la salubrità dei prodotti inizia un processo di ricerca e sviluppo di nuovi prodotti, che continua tutt’ora e che è il fiore all’occhiello dell’azienda, perché grazie a questo la LDB lancia ogni anno almeno due linee di nuovi prodotti per ogni settore di produzione.

 

1992

ldb log-littleLa LDB presenta ristilizzato il tradizionale marchio aziendale, per meglio adeguarlo alle caratteristiche di modernità e prestigio che da sempre la contraddistinguono ed esprimere il dinamismo d’un azienda in costante crescita .

Al tradizionale cuore con un nastro che conteneva la sigla LDB succede un nuovo marchio più pulito, elegante e moderno, dove il soggetto rimane sempre il cuore, accompagnato però da un ovale, simbolo della perfezione di una forma che racchiude in sé altre forme, oltre che simbolo del tradizionale confetto alla mandorla.

Il restyling del marchio nasce dal desiderio di unire in unico emblema, le due forme tradizionali del confetto, l’ovale perfetto per simbolizzare il prestigio del confetto alla mandorla Avola, ed il cuore per quello al cioccolato.

Il cuore emblema d’amore e di dolcezza, rimane ad indicare l’amore che accompagna tutte le ricorrenze festeggiate con i confetti, e sottolineare l’amore per il lavoro, perché alla LDB da sempre si lavora con amore e passione.

Due forme l’ovale e il cuore riunite in un unico segno elegante ed accattivante, capace di raffigurare la sintesi della filosofia aziendale: rispetto per le tradizioni senza mai dimenticare i pregi della modernità.

E’ nella coniugazione di queste due teorie, solo apparentemente in antitesi, che meglio si esprime l’esclusività che caratterizza tutti i nostri prodotti.

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1999-2000

Perseguendo l’obiettivo di qualità totale ancora una volta la LDB precorre i tempi: è la prima azienda italiana del settore ad occuparsi di celiachia.

La celiachia sino agli anni ’80 è stata considerata una malattia rara, un caso ogni 3000 soggetti, solo verso la fine degli anni ’90 grazie all’affinarsi di tecniche diagnostiche, si scopre la diffusione di questa malattia. Ed è appunto in quegli anni che la LDB inizia a occuparsi di celiachia.

Le prime ricerche vengono fatte collaborando con una funzionario dell’Assl locale, per giungere a finalizzarsi, attraverso la certificazione di una linea di prodotti adatti ai celiaci, che viene inserita nel prontuario AIC (Associazione Italiana Celiachia).

Per approfondimenti clicca qui.

L’eccellenza è la filosofia che da sempre contraddistingue la LDB in tutti i suoi campi d’azione, sia che si parli di prodotto che di servizi o rapporti umani legati al prodotto e all’azienda stessa

LDB oggi

Ed è così, senza mai tradire questa filosofia di famiglia, che la LDB arriva ai giorni nostri, attraverso le generazioni, rimanendo sempre di proprietà della famiglia Tironi.

Grazie alle continue ricerche di prodotti sempre all’avanguardia capaci di soddisfare il mutamento dei gusti e delle esigenze di mercato la LDB si è affermata come un’azienda che produce: “Qualità e Innovazione”.

E’ stata infatti la prima azienda del settore ad occuparsi del problema “Celiachia” (per approfondimenti clicca qui), la prima ad aver introdotto la novità dei “Confetti Ricorrenze” i confetti per festeggiare gli anniversari di matrimonio. La prima a stringere una collaborazione con UNICEF per i “CONFETTI SOLIDALI”

L’unica azienda ad avere all’interno della sua produzione prodotti coperti da brevetto come le: NOK NOCI, LE COCCOLE, CONFETTO D’AUTORE.

Oggi la LDB è presente a livello mondiale ed è riconosciuta come azienda leader del settore.

Ma il risultato più ambizioso, ci dicono alla LDB è aver raggiunto le vette più alte di produzione e vendita senza mai tradire quella filosofia di vita del giovane uomo fondatore dell’azienda e della famiglia

“Vietato calpestare i sogni”

La missione della LDB è “l’orgoglio e la fierezza” di produrre prodotti che si contraddistinguono dagli altri per qualità, squisitezza e raffinatezza, nel rispetto dei più elevati valori umani.

Abbiamo infatti stilato un codice di condotta (vai a 10 punti fondamentali/ETICA) nel quale sono contenuti i principi etici fondamentali a cui ci ispiriamo nello svolgimento di tutte le attività legate al nostro lavoro.

Branlante

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Il termine Branlante deriva dal francese branlant che significa in bilico. Infatti la prima macchina per la produzione di confetti era costituita da un grande braciere dove al di sopra era sospesa in bilico una pentola, a cui l’operaio doveva imprimere a forza di braccia differenti movimenti di oscillazione e di rotazione in modo da far rotolare i confetti per evitare che questi, in presenza dello sciroppo di zucchero, si appiccicassero gli uni agli altri. Lo sciroppo di zucchero proveniente dal cono di rame posto al centro sopra la grande pentola, scendeva goccia a goccia sui confetti sino a ricoprirli completamente.

I confetti hanno origini nobili antichissime, deriva appunto dai Nobili Romani l’usanza di regalarli in occasioni di nascite e matrimoni. Le prime testimonianze risalgono all’epoca dell’imperatore Tiberio e si devono a  Marco Gavio (14-37 d.C.) soprannominato Apicio a causa della sua ghiottoneria.  Apicio fu il personaggio che visse negli anni avanti Cristo e che si guadagnò la fama di goloso buongustaio perché inveì conto la legge Fannia proposta da Rutilio Rufo che voleva limitare l’eccessivo lusso dei banchetti romani.

In origine erano semplici mandorle ricoperte di miele indurito, fu solo in seguito alla scoperta dell’America e all’importazione dello zucchero, avvenuta tra la metà del 1400 e il 1500, che i confetti iniziano a prendere un aspetto e un sapore simili agli attuali, sostituendo la ricopertura di miele con uno sciroppo di zucchero.

Sin dalla loro nascita i confetti sono simbolo di celebrazione.

Nel medioevo venivano utilizzati in occasioni di banchetti per suggellare accordi e collaborazioni politiche. Napoleone nel 1806 volle fare il suo ingresso a Verdun passando sotto tre archi di trionfo costruiti interamente con confetti bianchi.

Nello Stato Pontificio erano omaggiati agli attori teatrali, come simbolo di buon augurio, prima dell’entrata in scena.

Ancora oggi, pur essendosi accresciuti di numerose varietà, legate all’idea di ricoprire la mandorla con cioccolato, arricchito da svariati sapori, prima di procedere alla confettatura: quel sottile strato di sciroppo di zucchero cristallizzato, i confetti rimangono il dolce per eccellenza legato alla celebrazione dei momenti di vita felice.